Ti definisci teatrante e non attore. Perché?
Non so se è un'accezione personale che io attribuisco al termine teatrante, oppure se c'è il solito senso polemico che io amo dare alle definizioni. La parola attore per me ha un significato completo e totalizzante, inteso anche come scelta definitiva di vita. Una scelta di vita che io non ho mai fatto, non mi sono mai buttato completamente nel ruolo di attore
Alla sua XII edizione il Festival Europeo della Mente, curato da Gustavo Pietropolli Charmet e Benedetta Marietti, si riconferma un appuntamento interessante. In città il clima è di fermento e di attesa, le stradine del centro storico sono percorse da una moltitudine di persone, veri e propri serpenti umani che si insinuano nei vicoletti e nelle piazze. Ognuno ha un libro tra le mani, una stampa, un manifesto o, almeno, la brochure del programma. Alla kermesse delle idee e dei processi creativi è d'obbligo l'accessorio in sintonia con il contesto, un semplice cono gelato in mano sarebbe blasfemo. Sarzana ammalia tutti, mostrandosi disponibile, generosa, accogliente e organizzata.
Già accennato nella parte prima de “La moda del videogioco”, The Witcher è un prodotto sul quale bisogna soffermarsi perchè, in quanto a collegamenti con la cultura (soprattutto polacca e fantasy) e in quanto a realtà virtuale, ha poco da invidiare ai videogiochi delle grandi multinazionali.
L'altra notte ho fatto un sogno, un sogno di quelli che Jung avrebbe definito archetipici, ricchi di simbologie dal mondo dell'inconscio. Ho sognato di una maga, di una sciamana e di un bosco a terra una cucciolata di lupi.
"Literature add to reality, it does not simply describe it. It enriches the necessary competencies that daily life requires and provides; and in this respect, it irrigates the deserts that our lives have already become."
(Lewis, 1976) - C.S Lewis
Spuma di champagne su tappeti di vitreo voluttuoso. Nettuno furibondo, alle mani con un Eolo funesto che increspa il mare. E un cappello bianco sulle Madonie che svetta di fronte alle isole, sette sorelle di aspra bellezz
Ho pensato di scrivere del Calicanto non solo perché fra qualche giorno nei giardini spunteranno i suoi fiori e saremo avvolti dal suo intenso profumo ma anche perché la storia ha due protagonisti: voglio ricordare la persona che mi ha trasmesso questa passione col suo semplice esempio e perché questa sua passione, brutalmente interrotta dalla guerra, aveva un protagonista principale, una pianta da fiori gialli il cui nome lei non conosceva.